Green Pass, il certificato digitale anti-Covid per viaggiare in sicurezza
È ormai fuori moda rispondere “Bene” o “Male” alla domanda “Come stai?”. Da oggi, la miglior risposta è… il Green Pass.
Il “certificato elettronico” che aggiornerà gli altri sul nostro stato di salute, facilitando spostamenti e contatti in tempi di Coronavirus.
Green Pass: cos’è?
App dotata di codice QR: il Green Pass servirà ad attestare
- l’avvenuta vaccinazione anti-Covid 19;
- il numero di dosi ricevute;
- l’eventuale guarigione avvenuta entro i sei mesi precedenti;
- la presenza di anticorpi (test sierologico);
- l’esito negativo del tampone molecolare o rapido, valido per le successive 48 ore.
Un vero e proprio “passaporto medico” che ci consentirà di viaggiare, tutelando la nostra salute e quella delle persone che incontreremo, secondo regole che saranno stabilite in maniera autonoma da ogni singolo Stato.
L’Unione Europea, infatti, non può imporre nessuna restrizione riguardo l’ingresso nel territorio dei Paesi membri. E i requisiti per spostarsi dipenderanno comunque dalla futura situazione epidemiologica.
Intanto, il Green Pass rappresenta una svolta tecnologica importante, in grado di velocizzare, ridurre (e in gran parte “annullare”) i tempi di quarantena preventiva e il numero di tamponi da effettuare quando ci si reca da uno Stato all’altro.
Green Pass Covid: come ottenerlo?
Viene rilasciato su richiesta dell’interessato
- dalla struttura sanitaria o dal sanitario incaricato della vaccinazione;
- dalla struttura di ricovero, o dal medico di medicina generale in caso di precedente positività;
- da strutture sanitarie pubbliche o private, da farmacie, medici o pediatri che hanno eseguito il tampone.
Il Green Pass non servirà solo a viaggiare. Ci consentirà anche di andare allo stadio e ai concerti, di partecipare ad eventi fieristici e congressi, di usufruire dei mezzi di trasporto in assoluta tranquillità. Insomma, sarà come una “chiave” per la normalità. Quella a cui abbiamo rinunciato da un anno a questa parte.
La prova di come la tecnologia, se usata a fin di bene, rappresenti una svolta per la società: uno strumento di progresso, da cui trarre solo benefici. A lungo termine, certo… ma dipende solo da noi.
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