Social down: Instagram, Facebook e WhatsApp offline per ore
Ecco spiegate le ragioni del crollo dei social di Zukerberg
In tanti si sono chiesti e continuano a chiedersi cosa sia mai successo ieri ai tre social di proprietà di Mark Zuckerberg. Rimani con noi per conoscere tutti i dettagli!
La ragione del “social down”
Come ti sarai sicuramente accorto, ieri, intorno alle ore 17:30 Instagram, Facebook e Whatsapp sono andati improvvisamente in down generando malcontento e disagio in milioni di utenti.
Per circa 7 ore, le piattaforme in questione sono state irraggiungibili. All’inizio si è pensato a un tentativo di sabotaggio, tuttavia attacchi hacker o simili, sono stati esclusi e ben presto è arrivata la comunicazione ufficiale.
La ragione per la quale i social hanno smesso di funzionare risiede in modifiche apportate alla configurazione dei router. In altre parole, un aggiornamento andato male ha cancellato i percorsi che comunicano ai dispositivi di tutto il mondo dove trovare i suoi siti.
A giovare di questo down è stato sicuramente Twitter (social concorrente). Divenuto in poco tempo teatro di milioni di segnalazioni e polemiche, è anche stato il mezzo attraverso cui Facebook, verso l’ 1:00 del mattino, ha comunicato il “ritorno alla normalità” e il ripristino di tutte le funzioni.
E le campagne social in corso?
Oltre che agli utenti, un danno non indifferente è stato arrecato alle aziende. Già, perché è stato impossibile accedere alle pagine business, gestire le campagne pubblicitarie, contattare gli influencer, comunicare con le community.
Secondo quanto riportato da Facebook, in ogni caso, le inserzioni programmate per il periodo nel quale la piattaforma è stata offline non hanno avuto delivery, quindi non risulteranno in fattura.
La peggiore interruzione di sempre
Chiaramente, a rimetterci sono state anche e principalmente Facebook, Instagram e Whatsapp. E si parla di perdite importanti.
Secondo le statistiche le conseguenze del crollo dei social sono considerevoli: pare che questo inconveniente sia costato a Zuckerberg una perdita di oltre 6 miliardi di dollari.
Lo stesso New York Time, ha affermato che un black out social di questo tipo non si registrava dal 13 marzo 2019, quando Facebook ha smesso di funzionare per circa 14 ore.
Il lato positivo del social down
Come sempre Kubeitalia, trova un lato positivo in tutto.
Per quanto spiacevole, questo episodio ha messo molti marketer, imprenditori e agenzie di comunicazione come la nostra di fronte un quesito essenziale: come è possibile raggiungere e dialogare con i clienti quando non si può contare sui social?
La risposta è semplice. Non dipendendo in tutto e per tutto dai social: evitando di affidarsi esclusivamente ai dati di proprietà di terzi. Occorre dare vita a un database personale, disporre di dati di prima parte, di un solido CRM e di contatti raggiungibili attraverso canali alternativi come email, SMS, web app.
E tu? Cosa pensi a riguardo? Come hai gestito questo blocco dei social? Sai che con Downdetector puoi monitorare in tempo reale lo stato di salute dei tuoi social preferiti?